10 febbraio 2016
Fondi interprofessionali: quale futuro ci aspetta
I fondi interprofessionali si bloccano ma AGSG ha delle soluzioni per te
Il 25 gennaio 2016, il presidente dell’anticorruzione Cantone, scrive al Ministro Poletti relativamente all’applicabilità del Codice dei contratti pubblici e alla qualificazione giuridica dei fondi paritetici interprofessionali.
Nel suo scritto, Cantone sottolinea la necessità che i Fondi interprofessionali vengano considerati organismi di diritto pubblico e, a seguito di diversi e pertinenti riferimenti legislativi in materia, riporta l’attenzione sulla necessità che venga applicata la normativa comunitaria e nazionale in materia di appalti pubblici, recepita e dettata, ad oggi, dal Codice dei contratti pubblici, e vengano riconosciuti i poteri di vigilanza dell’ANAC sugli affidamenti di appalti.
Questa richiesta ha portato i Fondi interprofessionali, come comprensibile, a fermarsi per una riflessione approfondita su quanto richiesto, in attesa che il Ministero fornisca una risposta ed indichi la giusta linea da seguire in futuro.
Il periodo di transizione è, ovviamente, il più complesso da gestire: non si sa, infatti, che tipo di decisione verrà presa in merito alla metodologia di gestione dei Fondi, se dunque si manterrà la modalità dì azione attualmente in auge o se verranno modificate le modalità di presentazione, di valutazione e le griglie ad esse riferite, dei progetti in presentazione e se questo coinvolgerà solo gli Avvisi generalisti o anche i conti aziendali. Non si ha notizia nemmeno di quale sarà la politica relativa alla gestione dei piani già presentati, perché non c’è indicazione di eventuale retroattività delle nuove direttive.
Nell’attesa di ulteriori indicazioni, alcuni fondi tra i più grandi hanno bloccato completamente la propria attività, in modo da non incappare in situazioni di complessa gestione una volta delineate le linee guida da seguire, primo su tutti Fondimpresa, che ha postato anche sul proprio sito una comunicazione a tal proposito.
Diversamente sta invece agendo Fondo For.Te, che per ora procede, seppur lentamente, nella valutazione dei piani formativi presentati a luglio e a novembre 2015, pur senza poter garantire completamente che i risultati vengano effettivamente emanati, e non ha indicato, al momento, alcun blocco ufficiale delle attività di presentazione per quanto riguarda i CIA (conti individuali aziendali, dedicati alle aziende con più di 150 dipendenti).
Ovviamente questa situazione ci lascia tutti in sospeso rispetto alle future modalità di lavoro e collaborazione con i Fondi interprofessionali, ma restiamo saldi nella consapevolezza che avremo modo di trovare comunque una modalità di relazione e presentazione di progetti formativi che ci permetta di soddisfare le esigenze delle nostre aziende e dei lavoratori ad esse interconnessi, rispettando i futuri parametri che ci verranno forniti.
Ciò che al momento non sappiamo definire, sono i tempi di attesa con cui dovremo confrontarci per poter avere nuove informazioni e direttive per riprendere a lavorare con questi canali di finanziamento, che potrebbero essere piuttosto lunghi, dato che l’argomento è ormai interamente alla valutazione del Ministero.
AGSG, per poter comunque supportare le proprie aziende in questo periodo di transizione, si sta organizzando per fornire dei servizi alternativi finanziati o a pagamento estremamente vantaggiosi che vadano completare l’offerta formativa e a colmare il vuoto che i fondi lasceranno in questo periodo. Per ulteriori informazioni contattateci, siamo a disposizione.